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SOCI

   Riduci

    I requisiti per l'adesione, i diritti degli aderenti, l'importo della quota di adesione, così come gli stessi scopi e la struttura portante del Comitato non sono sostanzialmente cambiati da quando sono stati definiti per la prima volta nel secondo raduno del 7-8 giugno 2003 a Fonte Cerreto di Assergi. Per quanto riguarda in particolare i soci, è rimasta sia nello statuto definitivo del Comitato approvato nel terzo raduno del 24-25.9.2004 ai Prati di Tivo, sia nello statuto dell'Associazione approvato nel quarto raduno del 28-29.5.2005 a Castel del Monte, la distinzione tra soci "vecchie glorie" e soci "ordinari" (più cortesemente definibili "giovani" o, con qualche rischio, "normali").

    Si è "vecchia gloria" se si è arrampicato nel gruppo del Gran Sasso, su qualsiasi difficoltà ed in qualsiasi posizione nella cordata, più di trenta anni prima del giorno nel quale si presenta la domanda di adesione, mentre nello statuto provvisorio del Comitato il termine "a quo" era invece quello, rigido perché individuato per la partecipazione al primo raduno, del 31.12.1972 (ma vedi, anche per la conferma che l'espressione "vecchia gloria" costituisce un tentativo di auto-presa-in-giro, la sezione "presentazione"). Si è socio ordinario se s'è invece arrampicato come sopra in epoca più recente (nello statuto dell'Associazione non è più previsto il requisito, presente nei due statuti del Comitato, della partecipazione ad almeno un raduno). Non è scritto, ma è ovvio, che chi aderisce come socio ordinario può, quando il tempo abbia compiuto anche per lui il suo lavoro, chiedere il passaggio nella categoria 'superiore'.

    La scelta di non pretendere un curriculum arrampicatorio minimo per l'adesione come "vecchia gloria" è, prima che politicamente corretta e prima che imposta dalla difficoltà di determinare quel "minimo" o dall'intenzione di creare una struttura non di élite (col massimo rispetto per quelle che invece lo sono), determinata dalla considerazione dell'alpinismo come categoria spirituale e non storica, soggettiva e non di fatto, per cui è tanto alpinista Bonatti (il quale peraltro la pensa allo stesso modo) quanto il ragazzino alla sua prima cresta NNE. L'apertura ai gransassisti - nell'ampia accezione appena illustrata - in possesso di una meno veneranda situazione anagrafica, è determinata poi sia dall'opportunità di non creare fratture tra giovani e vecchi frequentatori del Gran Sasso, sia dalla prospettiva di incrementare l'adesione degli stessi giovani alla struttura : anche perché, se l'iniziativa procederà come naturalmente procede l'età, sarà prima o poi la loro struttura.

    La quota di adesione alla struttura, che come s'è visto è oggi come al suo inizio di 50 euro "una tantum", è risultata fin qui sufficiente, stante l'allargamento della base, allo svolgimento della attività elementari del Comitato e poi dell'Associazione. Quando non lo fosse più si potrebbe pensare alla richiesta di un ulteriore contributo volontario o, ipotesi più remota e certo meno confortante, all'introduzione di una quota annua. Va precisato che sono stati già versati da alcuni soci, e possono essere versati da altri, contributi aggiuntivi per scopi particolari e no.

    Sia negli statuti del Comitato che in quello dell'Associazione è specificato che "L'adesione comporta il consenso alla custodia presso la sede e all'uso per i fini del Comitato", poi 'Associazione', " ivi compresa la pubblicazione in rete o a stampa, di tutti i dati e i materiali forniti da ciascun aderente", poi 'socio'. Si tratta di un passaggio fondamentale per la costituzione di un cosiddetto ' fondo storico' che comprenda quelle storie personali o di gruppo, quelle foto e quei documenti la cui raccolta è, fin dal primo statuto, tra i fini primari della struttura e che, come dalla apposita e già ampia sezione di questo sito, possono riguardare "i luoghi e l'ambiente", "la storia" e "i protagonisti" dell'alpinismo nel gruppo del Gran Sasso. Ognuno di noi potrebbe in realtà, imitando quelli che l'hanno già fatto, fornire all'Associazione una descrizione, da poche righe a più cartelle, di sé e/o d'altri (innanzi tutto familiari o amici scomparsi), di ambienti e di attività, di personaggi e di episodi, o meglio ancora di tutto questo insieme, con riferimento principale ma non esclusivo al Gran Sasso. Ognuno può scegliere e fornire le proprie foto, con un minimo di didascalia indicante al meglio la data, i soggetti, il luogo, così come eventuali altri documenti d'epoca, in copia o in originale ed in questo caso con la certezza della restituzione. Se lo facessero tutti i soci, perché tutti hanno qualcosa da raccontare o mostrare agli altri e gli altri hanno tutti voglia o comunque bisogno di sentire e vedere, lo scopo che ci ha messo insieme - conoscerci e ritrovarci - sarebbe pienamente raggiunto.

    Un passo importante, anche se non indispensabile per fornire il materiale appena accennato, è l'adesione. Si può provvedervi scaricando la scheda di adesione ed inviandola al recapito della segreteria (vedilo nella home page) e rimettendo al meglio allo stesso segretario o al tesoriere (vedi come sopra ) o a qualsiasi (vero) amico che se ne incarichi, la quota di adesione di 50 euro una tantum.

 

 

Associazione Alpinisti del Gran Sasso
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