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GRUPPO DI COORDINAMENTO 2015

   Riduci
 Riunioni gruppo di coordinamento 2015

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Riunione Gruppo coordinamento del 14.02.2015 –  Cerveteri, casa Iannilli

 Presenti: Gianni Battimelli, Roberto Colacchia, Giorgio Forti, Roberto Iannilli, Francesco Saladini, Geri Steve.

Hanno giustificato l’assenza: Mimì Alessandri, Franco Cravino, Fernando Di Filippo, Bruno Marconi.

Altri: Antonio Mariani, Angelo Monti.

Si inizia alle ore 11 seguendo l’ordine dell’ o.d.g. della convocazione.

 1. comunicazioni del presidente relativamente al programma delle iniziative sociali,

 Iannilli saluta i partecipanti e ricorda l’esigenza di sviluppare iniziative per interessare concretamente i più giovani ed avvicinarli alla associazione. Apre quindi la discussione su come il sito, gestito opportunamente, possa contribuire a questo obiettivo.

Colacchia, fa proprie le osservazioni già mosse da Saladini riguardo all’insoddisfacente stato di aggiornamento di alcune parti del sito ed in particolare di quelle che riguardano i momenti di partecipazione alla vita associativa. Osserva che per procedere agli inserimenti e alle altre modifiche  del sito, la piattaforma, così com’è configurata, non è intuitiva e richiede ogni volta di memorizzare  i vari passaggi, che è facile dimenticare se si interviene in modo discontinuo.

Geri, in base all’esperienza fatta come amministratore del sistema assieme agli altri componenti il gruppo sito, concorda con il giudizio. Forte manifesta il suo convincimento che il sito, ben gestito, possa portare l’associazione a ravvivarsi. Battimelli critica il sito, così com’è, per la sua staticità e la conseguente scarsa attrattività, ma scarta l’ipotesi di cambiare piattaforma almeno fino al momento in cui la crescita stessa della associazione lo renderà necessario. Iannilli fa presente che la pagina facebook dell’associazione è un ambiente aperto ad accogliere i contributi di tutti, ma non è strumento che possa sostituire i contenuti del sito specificamente destinati a certe finalità.

Si conviene pertanto che Colacchia dia mandato a Marco Di Gioia perché affidi ad una persona di Puntodoc Srl, esperta della piattaforma informatica su cui poggia il sito, l’incarico di aggiornare prima possibile tutto l’arretrato e successivamente, con cadenza da stabilire, provvedere agli aggiornamenti per gli inserimenti e le modifiche periodicamente approntate. L’incarico sarà a titolo oneroso ed il compenso sarà calcolato in base alle ore effettivamente impiegate.

Saladini si dichiara pronto a sostenere personalmente i costi relativi al servizio, ma Colacchia, pur apprezzando l’intenzione, osserva che, se dovesse servire, è sempre possibile chiedere un contributo una tantum ai soci, come già avvenuto in passato, o contare comunque sui fondi della cassa sociale fino al loro esaurimento.

Iannilli propone di organizzare, con cadenza biennale, un riconoscimento da attribuire a chi  si sia distinto nel realizzare, o anche solo tentare, una impresa alpinistica di rilievo nel gruppo del Gran Sasso. Saladini illustra la bozza del regolamento precisando che l’ambito non deve necessariamente essere circoscritto alla pratica alpinistica, ma può estendersi a “qualsiasi manifestazione che esprima ed esalti la passione, l’intelligenza, la capacità  tecnica, la solidarietà e il rispetto nel rapporto umano con la montagna”.

Il Comitato quindi, su proposta del presidente, decide di istituire la ‘Targa ‘alpinisti del Gran Sasso’

alla cui assegnazione provvede un ‘Comitato per la targa alpinisti del Gran Sasso’ nominato dall’Associazione al suo interno ma del tutto autonomo quanto a funzionamento, iniziative, finanziamento, spese e responsabilità, con la possibilità di cooptare altri componenti tra alpinisti di comprovata capacità ed esperienza nel gruppo del Gran Sasso, purché soci dell’Associazione e salvo ratifica di quest’ultima.

Il riconoscimento è costituito da una targa recante gli estremi dell’attribuzione e, ove possibile, da un importo in denaro.

Forte insiste sul valore simbolico del riconoscimento, escludendo la componente in denaro.

A differenza di altri premi del genere, non è previsto che siano presentate domande da parte di chi ritiene si avere i requisiti, ma è il Comitato per la targa che prende informazioni e effettua autonomamente le valutazioni per l’assegnazione.

A conclusione dei vari interventi si decide che la Targa sia assegnata per la prima volta entro la primavera-estate 2016, prendendo in esame realizzazioni comprese negli anni solari 2014 e 2015.

Saladini manifesta il suo desiderio di mettere a disposizione del premio la somma di 2.000 euroin ricordo della figlia Elena.

Iannilli si impegna a contattare alcuni soci, tra quelli alpinisticamente più rappresentativi, per invitarli a far parte del comitato targa.

 2. comunicazioni del segretario in merito all'acquisto del dominio "alpinisti del Gran Sasso" e alle funzionalità di posta elettronica,

 Il segretario conferma che il dominio “alpinistidelgransasso” è stato acquisito, sia quello con l’estensione .it , sia quello .org. Comunica altresì che per un certo periodo di tempo verrà mantenuto il link tra il sito vecchieglorie e alpinistidelgransasso con reindirizzamento su quest’ultimo. A breve saranno disponibili un certo numero di indirizzi mail info@alpinistidelgransasso.it da utilizzare nella corrispondenza, a partire da quella relativa alla segreteria.

Il cambio del nome dell’associazione non comporterà la assegnazione di un nuovo codice fiscale, in quanto è sufficiente la comunicazione all’Agenzia delle Entrate fatta da un commercialista, già attivato al riguardo.

 3. varie

 Relativamente ad altre possibili iniziative, si discute sulla possibilità di organizzare altre manifestazioni.

Battimelli vedrebbe con favore incontri e proiezioni a tema, Saladini prospetta raduni all’aperto di woodcockiana memoria con musica per attirare i giovani.

Tutti si trovano d’accordo con la decisione di organizzare a Rocca Calascio il raduno 2015 nei fine settimana del 19-21 o 26-28 giugno. Geri prenderà i necessari contatti e riferirà a breve.

Riguardo alle nuove pubblicazioni sul sito, si ipotizza di creare una guida con la illustrazione delle salite più significative del Gran Sasso. Iannilli fa presente che la la guida del CAI-TCI redatta da Luca Grazzini e Paolo Abbate per le vie fino al 1991 con 105 itinerari scelti è già una possibile base e che per Planet Mountain ha già pubblicato pochi itinerari  tra quelli più impegnativi, si tratta di un progetto comunque di grande impegno e responsabilità da valutare attentamente.

Riguardo alla pubblicazione dell’articolo di Roberto Buzzati sulla via Falco Albino, aperta da Franco Cravino in solitaria sulla parete sud della Prima Spalla del Corno Piccolo nel 1968, Iannilli chiederà autorizzazione all’autore.

Forte sottopone all’attenzione dei presenti la pubblicazione “Campo Imperatore-Storia di una stazione invernale” di Maurilio Di Giangregorio, reperibile presso la libreria Colacchi de L’Aquila, da cui estrarre, per la pubblicazione, le parti relative alla costruzione dell’albergo di Campo Imperatore e della vecchia funivia.

Battimelli ricorda che, negli anni in cui Alan Heppenstall visse a Roma, aveva arrampicato con lui sul Gran Sasso. Questo è documentato dall’Alpine Journal ed occorre individuare gli articoli chiedendo autorizzazione tramite Gigi Pieruccini.   

La riunione si chiude alle 13.30 per passare all’ottimo pranzo preparato in modo impeccabile da Patrizia con il contributo di Giuliana.

                                                                              Roberto Colacchia segretario   

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Verbale iunione Gruppo coordinamento del 16.05.2015 –  Canale Monterano, casa Mariani

 Presenti: Roberto Iannilli, Gianni Battimelli, Mimì Alessandri, Francesco Saladini, Geri Steve,

Roberto Colacchia,

Hanno giustificato l’assenza: Giorgio Forti, Franco Cravino, Fernando Di Filippo, Bruno Marconi.

Altri: Giovanna ed Antonio Mariani, Silvio Jovane, Angelo Monti.

Dopo aver constatato la validità della riunione essendo presenti oltre due quinti dei componenti il Gruppo, il Presidente saluta i convenuti ed invita Silvio Jovane ad assistere ai lavori. Si dà quindi inizio alla riunione alle ore 11.40.

Prende la parola il Segretario per sottolineare che la presenza di Silvio, da sola, sarebbe stata ragione più che sufficiente per trovarsi insieme e rendere omaggio ad uno dei protagonisti di quel periodo storico dell’alpinismo romano – e non solo - che si riconosce nella SUCAI e nella scuola di alpinismo. L’occasione è nata dall’interesse suscitato dalla recentissima pubblicazione del suo libro “Yuldo” e delle memorabili salite in esso raccontate: da quelle sulle pareti del Gran Sasso con Lino D’Angelo, Franco Cravino, Gigi Mario e Betto Pinelli, alla spedizione al Saraghrar ed alle sue esplorazioni nel terzo e quarto mondo. Per i presenti più avanti negli anni, l’incontro ha avuto il significato di ritrovare in carne ed ossa un pezzo dei loro ricordi e delle comuni esperienze vissute in quegli anni. Per tutti gli altri e per l’Associazione quello di unirsi in un applauso ideale per festeggiare l’evento.

Il Presidente apre quindi la discussione sugli argomenti dell’o.d.g. relativi al programma delle iniziative sociali ed alle attività preliminari per la presentazione del premio "targa alpinisti del Gran Sasso".

Iannilli rende partecipi i presenti delle sue prime riflessioni sull’assegnazione del premio “Targa aags”. Il tempo a disposizione del Comitato per la Targa per raccogliere le informazioni ed effettuare le valutazioni sui possibili assegnatari è ancora lungo, essendo la prima assegnazione prevista nel 2016. Osserva tuttavia che quanto alpinisticamente realizzato nel 2014 ed in parte del 2015, i due anni da prendere a riferimento, non fa intravedere imprese di grande rilievo. Fa eccezione forse solo la discesa in sci della Est del Pizzo Intermesoli.   

Colacchia osserva che il regolamento del premio, alla cui stesura ha provveduto Saladini, lascia ampi margini in quanto non è circoscritta alle sole prestazioni alpinistiche in senso tecnico.

Saladini, chiamato in causa, dà lettura del punto specifico dove è  precisato che l’ambito delle imprese alpinistiche può estendersi “a qualsiasi manifestazione che esprima ed esalti la passione, l’intelligenza, la capacità  tecnica, la solidarietà e il rispetto nel rapporto umano con la montagna”, risultando evidente che il concetto di impresa alpinistica, così definito, qualifica il metodo di selezione e di scelta.

Colacchia riferisce dell’interesse del socio Giardetti e di altri di cogliere l’occasione della comunicazione dell’istituzione del premio “Targa aags” per riproporre la tradizionale manifestazione che fino a qualche anno fa si svolgeva a Pietracamela a ricordo dell’inaugurazione della palestra Aquilotti. Giardetti auspica pertanto che la presentazione dell’iniziativa “Targa” venga fatta a Pietracamela già questa estate.

Dai più l’organizzazione di più momenti di incontro è considerata difficile e si condivide la  necessità di riconsiderare la decisione presa dal gruppo di coordinamento nella precedente riunione del 14/2. Si era deciso allora che il raduno 2015 sarebbe stato tenuto a Rocca Calascio nei fine settimana dell’ultima decade di giugno. Richiesto da Geri, Antonio Mariani comunica di essersi interessato, in sua vece, per le possibili sistemazioni a Rocca Calascio e dintorni. Prima di illustrare costi e contenuti delle varie alternative, chiede se deve o meno procedere.

Geri, a nome di tutti, ritiene che quella località potrà essere presa in considerazione di nuovo in futuro ed esime Mariani dal resoconto.

All’unanimità i presenti decidono quindi che la  presentazione del premio “Targa” sia fatta a Prati di Tivo il fine settimana del 4-5 luglio, anziché ad  inizio settembre, come in precedenza ipotizzato. 

Prima ancora di aprire la discussione sui modi per organizzare l’iniziativa di inizio luglio, Iannilli ribadisce l’esigenza di sviluppare concrete azioni per far conoscere l’Associazione ai più giovani alpinisti. Partendo dalla constatazione che a Roma i luoghi da questi più spesso frequentati sono circoli ed outlet di attrezzature sportive, come RRTrek, Sport Service ed altri, e raramente la sede della Sezione del CAI, suggerisce questa modalità per diffondere la conoscenza della  Associazione.   Al riguardo, porta l’esempio di RRTrek dove, la sera prima, Andrea di Bari aveva avuto a disposizione gratuitamente la saletta dello store per raccontare la sua storia alpinistica sotto il titolo “Fuoco dell’anima”.

Propone quindi di organizzare già nella prima metà di giugno una serata per far conoscere l’Associazione ed i contenuti del sito, ignorati dalla stragrande maggioranza dei giovani, e dare risalto all’iniziativa presa con l’istituzione del premio “Targa alpinisti del Gran Sasso”.   

Battimelli osserva che la conoscenza del sito, individuati gli sviluppi e gestito opportunamente, possa contribuire all’obiettivo del maggior coinvolgimento e partecipazione. Della validità dei contenuti del sito ne porta testimonianza lui stesso con riferimento alla sua esperienza di ricerca di informazioni su alpinisti ascolani, molto attivi nella seconda metà degli anni ‘60, come Francesco Bachetti ed altri, su cui ci sono pochissime fonti.

Saladini ritiene che per organizzare al meglio l’iniziativa di inizio luglio, sia necessario convocare in tempo utile una  riunione del Comitato per la targa, formato oggi da Mimì Alessandri, Gianni Battimelli, Lino D'Angelo, Giampiero Di Federico, Pasquale Iannetti, Roberto Iannilli ed Angelo Monti, salvo nuove cooptazioni.

Si discute sulla possibilità di allargare il numero dei componenti. Tra i nomi alpinisticamente più rappresentativi già contattati o ancora da invitare a far parte del Comitato targa si fanno i nomi
di Andrea Di Donato e di Luca Grazzini, entrambi non soci e il primo ormai con stabili radici a Chamonix,
di Andrea Di Bari, da considerare tra i primi esponenti dell’arrampicata sportiva italiana, dei soci Giampiero Di Federico e Pasquale Iannetti.

Tra i possibili momenti di incontro da programmare a  giugno, Saladini propone anche la visita a Gigi Mario a Scaramuccia. La data ipotizzata è quella del 19 giugno e si decide che sia Antonio Mariani a contattare Gigi  per avere  conferma della sua disponibilità. 

Iannilli vede anche in altre associazioni, molto dinamiche ed innovative, la possibilità di creare sinergie, cita al riguardo l’associazione Stefano Zavka di Terni, nata dopo la tragedia che colpì questa grande guida alpina, scomparsa nel 2007  nell’affrontare la discesa dal K2.

Iannilli esprime il convincimento che, così come a Terni, anche in altri centri minori e periferici rispetto al Gran Sasso, dove esistono simili condizioni, si può immaginare di presentare l’associazione e le sue iniziative.

Mimì ricorda che ad ottobre sarà di nuovo agibile la sede della sezione dell’Aquila di via Sassa. Essendo anche sede della aags, propone che la comunicazione della istituzione del premio Targa vada fatta in occasione della riapertura o nei giorni subito successivi.

 Tra le varie Battimelli comunica  che la Sezione di Scienze geologiche dell’Università di Roma Tre organizza venerdì 22 maggio il seminario Vivere come se si fosse eterni dedicato ad Alfonso Vinci, geologo, alpinista, filosofo ed esploratore.

 La riunione si chiude alle 13.30 per passare all’ottimo pranzo preparato in modo perfetto da Giovanna. Il caffè, previo trasferimento con mezzo militare guidato dal comandante Antonio (alla romana er Che), è servito in un luogo veramente incantevole - la cosiddetta “tomba etrusca del caro estinto”-  nel cuore della riserva naturale di Monterano, in vista delle rovine del palazzo Altieri, con il paese di Tolfa lontano sulla linea dell’orizzonte.

A Giovanna ed Antonio un grazie di cuore per l'ospitalità e la splendida conclusione romantica. 
  

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Riunione gruppo coordinamento (allargato a comitato Targa) - 3.7.15  L'Aquila,
osteria "La Casareccia da Noemi"

 Presenti: Mimì Alessandri, Roberto Colacchia, Lino D’Angelo, Gianpiero Di Federico, Fernando Di Filippo, Roberto Iannilli, Antonio Mariani, Francesco Saladini, Geri Steve.

Hanno giustificato l’assenza Battimelli, Cravino, Forti, Grazzini, Iannetti, Marconi, Monti e Muzii.

Si comincia alle 11 seguendo o.d.g. della convocazione.

1. assemblea e raduno 2015 con relativo programma

Iannilli saluta i presenti e dà un particolare benvenuto a Lino D’Angelo, che considera vero e proprio “mito” della sua gioventù. Dà quindi lettura della lettera affidatagli da Pasquale Iannetti, impossibilitato a partecipare, che fornisce suggerimenti e indicazioni sulle regole che dovrebbero guidare l’assegnazione del premio Targa. La lettura fornisce buoni argomenti alla discussione. Esistono da anni molti esempi di premi alpinistici blasonati come il “Grignetta d’oro”, il francese Piolet d'Or, massimo riconoscimento alpinistico a livello mondiale, e molti altri promossi dalla scuole di alpinismo e scialpinismo, associazioni, riviste di montagna, ecc. che vengono assegnati alle migliori imprese alpinistiche realizzate. Nella maggior parte dei casi le imprese sono accompagnate da foto e film che le documentano, che diventano essi stessi complemento e parte integrante della rappresentazione. PlanetMountain, sito specializzato nel dare riscontro alle attività alpinistiche nelle varie forme, è citato ad esempio per lo spazio dedicato all’assegnazione del “Grignetta d’oro”.

Si discute sulla data più idonea per organizzare il raduno/assemblea a Prati di Tivo e si conviene di farla coincidere con il primo fine settimana di settembre con arrivo a partire dal pomeriggio di venerdì 4.

Mariani fa presente di essersi già interessato per la prenotazione, ma di aver ricevuto dall’hotel Miramonti,  l’unico albergo al momento contattato, una offerta non in linea con le precedenti frequentazioni. Si propone di sentire anche altre strutture e, per questo, Di Filippo si rende disponibile nella ricerca.

Saladini raccomanda di raccogliere le offerte degli alberghi nella forma e nei contenuti già sperimentati in passato e,  a tal fine, farà pervenire a Mariani lo schema a suo tempo predisposto.  

 Viene anticipata la discussione del punto 3. attività per la presentazione del premio "targa alpinisti del Gran Sasso",    

Si discute e al temine si decide che il pomeriggio di sabato 5, al termine dell’assemblea annuale, sarà dedicato alla presentazione del premio Targa. Seguirà la proiezione di film e foto da definire. Al riguardo Alessandri di dichiara disposto a mettere a disposizione le diapositive delle spedizioni abruzzesi al Karakorum.

Per la presentazione sarà preparata una locandina da postare su facebook ed affiggere nei luoghi più opportuni, comprese le sezioni del CAI. Della sua preparazione se ne  farà carico Iannilli che informa altresì i presenti che alcuni sponsor desidererebbero sostenere l’iniziativa: si tratta di singoli soggetti e di linee di abbigliamento sportivo, queste ultime richiedenti un minimo spazio nella locandina. Non tutti si trovano d’accordo, ma si conviene di farne una valutazione caso per caso. Saladini non disdegna questa forma di finanziamento se finalizzata a meglio raggiungere gli scopi dell’associazione.

Alessandri auspica che la prima premiazione, prevista nel 2016, possa essere fatta presso la sede della sezione CAI de L’Aquila, la cui riapertura, dopo il terremoto, dovrebbe avvenire a fine anno. 

Saladini ricorda di aver già proposto per la assegnazione della targa 'alpinisti del Gran Sasso', prima edizione 2016, lo storico gruppo 'Aquilotti del Gran Sasso', che la giuria potrà prendere in considerazione assieme alle altre realizzazioni che essa stessa individuerà e valuterà idonee.

Riguardo alle altre possibili iniziative nei confronti dei soci per la promozione degli scopi dell'associazione, resta cruciale il coinvolgimento di chi, praticando attivamente l’alpinismo, può desiderare di far parte degli ‘alpinisti del Gran Sasso’. Iniziative come quella svoltasi presso RRTrek, secondo Iannilli vanno ripetute in autunno per un aggiornamento su quanto realizzato. 

Di Federico, riprendendo il tema dei riconoscimenti, sia pure di valore simbolico, ricorda come nel 1986 al Festival internazionale di Trento gli fu conferito il ‘chiodino d'argento’ come miglior alpinista dell'anno. A parte il premio, la molla principale per quello che è diventato alpinisticamente è stata e resta l’amore per la montagna e la difesa dell’ambiente. Sono questi i valori che hanno sempre orientato le sue azioni, valori in cui i giovani credono e che portano a sviluppare al meglio le qualità umane ed atletiche.        

Steve osserva che in Centro Italia non esiste ancora alcuna iniziativa del genere, si considera al di fuori delle attività legate alla Targa, ma non è contrario che l’associazione provi a svilupparla.

 2. stato delle modifiche e dell'aggiornamento del sito internet

Colacchia  fa presente che la home page del sito riporta ora il nuovo nome dell’associazione, ma che a questo intervento relativo alla sola veste grafica, non è ancora seguito il resto, a partire dalla modifica dell’indirizzo della segreteria, l’indirizzo mail, ecc.

Si tratta di modifiche che Marco Di Gioia si è riservato di fare nel tempo libero, tempo che non trova, preso com’è dall’attività ordinaria.

Anche l’aggiornamento delle rubriche ed il caricamento dei nuovi documenti sul sito, ad eccezione di quello relativo a Pasquale Iannetti, sono praticamente fermi. Per questo però Marco si è impegnato a  mettere a disposizione uno stagista già a partire da luglio.

Saladini osserva che aver adottato per il sito una nuova piattaforma avrebbe dovuto consentire l’aggiornamento dei contenuti ai membri del ‘gruppo sito’ e ne chiede i motivi.

Colacchia, con analoghe valutazioni di Steve, fa presente che la piattaforma dot.net.nuke non si è dimostrata di facile utilizzo e che si è tornati a dover ancora interamente contare sugli interventi di Di Gioia.

Si conviene di prendere in considerazione l’abbandono della attuale piattaforma da sostituire con una di provata semplice ed autonoma gestione. Prima di dare attuazione a quanto prospettato, Saladini suggerisce tuttavia di dar tempo allo stagista di provvedere al completo aggiornamento dell’esistente avvisando nei modi dovuti Marco Di Gioia della decisione di soluzioni più radicali.

Colacchia si farà carico di informarlo e di riferire sui risultati.

 4. forme di finanziamento e quote sociali

Sulla necessità di far fronte alle maggiori spese per lo sviluppo delle nuove iniziative, si apre il confronto. Prevale l’idea di lasciare immutata la regola del versamento della quota una tantum per i soci già iscritti, mentre si ipotizza di stabilire una quota annuale di modesta entità (anche di soli 10 euro) per i nuovi  soci.

Resta aperta la possibilità di ricevere sovvenzioni dagli sponsor che l’attuale statuto non esclude.

Si chiude alle 13 per passare all’ottimo pranzo di specialità abruzzesi preparato dalla Sig.ra Noemi, sotto la regia del grande organizzatore che, come sempre, si è dimostrato Antonio.

                                                                                                 Roberto Colacchia segretario   

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Verbale riunione Gruppo coordinamento  venerdì 2.10.2015 – Vicovaro, via Licinese - ristorante 'da Seghetto e la sora Ausilia'
 

Presenti: Mimì Alessandri, Roberto Colacchia, Fernando Di Filippo, Roberto Iannilli, Antonio Mariani, Werther Marini, Domenico Perri, Francesco Saladini, Geri Steve.

Hanno giustificato l’assenza Battimelli, Cravino, Forti, Mizzau, Monti

Dopo avere constatato la presenza di oltre due quinti dei componenti il Gruppo, si comincia alle 10.30 seguendo o.d.g. della convocazione.

 1)   elezione del presidente e del segretario-tesoriere.

Saladini, come presidente dell’assemblea del 5/9, comunica di aver convocato la riunione del gruppo di coordinamento, appena eletto, perché nomini al suo interno il Presidente ed il Segretario-tesoriere.

I presenti decidono all’unanimità di eleggere per il biennio che avrà termine  con l’assemblea dei soci del 2017  Iannilli presidente e Colacchia segretario-tesoriere. I nominati ringraziano. 

Viene osservato che la riunione avviene in concomitanza con lo svolgimento a L’Aquila del Festival della Montagna, arrivato alla seconda edizione. Tra le varie iniziative, la proiezione del documentario “Un giorno lungo 50 anni”, sulla via “Mario – Di Filippo” al Corno Piccolo realizzato da Alberto Sciamplicotti con la partecipazione di Pasquale Iannetti e la tavola rotonda "L'evoluzione dell’arrampicata sul Gran Sasso: generazioni a confronto" con Mimì Alessandri e Pierluigi Bini. La precedente edizione aveva già visto la partecipazione di Alessandri, Di Federico, Iannetti e Iannilli alla tavola rotonda, moderatore S.Ardito, sulla storia alpinistica del Gran Sasso con tre generazioni di alpinisti a confronto, ultima quella del giovane Marco Iovenitti di Tempera.   

 2)  riesame della questione sito.

Colacchia interviene per ricordare che nell’ultima assemblea si era discusso sulla possibilità di acquistare una nuova piattaforma informatica, più semplice da gestire, e che Di Gioia aveva difeso la scelta di quella attualmente in uso, da considerare sul mercato tra le 3 o 4  maggiormente user friendly; per evitare una inutile spesa e rendere i componenti del comitato per il sito capaci intervenire sulla piattaforma attuale e gestire gli inserimenti, Di Gioia aveva inoltre dato la sua disponibilità per un incontro didattico da organizzare a breve in luogo e data da definire.

Colacchia e Steve fanno presente che appena i contenuti del sito furono trasferiti sulla nuova piattaforma, si era tenuta a casa di Geri una riunione didattica, ma i risultati erano stati modesti per la difficoltà di memorizzare i vari passaggi ed i relativi comandi, e ciò nonostante Steve avesse distribuito ai presenti dispense preparate in base a quanto appreso. Sentiti i pareri e le argomentazioni di Mariani, Geri e Colacchia, si decide di ripetere l’esperienza formativa per fare in modo che tutti i componenti del gruppo per il sito possano essere capaci di gestire le funzioni più semplici, a partire dalla pubblicazione dei documenti e lo spazio news.

Saladini invita quindi Colacchia a concordare con Di Gioia la data ed il luogo più idoneo per l’incontro per consentirgli di convocarlo, come deciso nella assemblea del 5/9. Mariani offre di ospitare i convenuti nella sua abitazione di Canale Monterano o a Roma, dove la connessione ad internet è più stabile. Colacchia dà anche la sua disponibilità per fare l’incontro nella sua residenza in Umbria.

3)  proposta di Pasquale Iannetti di intitolare a Pino Sabbatini la 'via di mezzo' sul versante Nord del Corno piccolo.

Per ricordare la scomparsa di Pino Sabbatini sul versante Nord del Corno Piccolo avvenuta il 14 dicembre 2014, Iannetti, nella assemblea del 5/9/2015, aveva proposto di dare il suo nome al Canale di mezzo. Si apre il confronto e Iannilli esprime la sua contrarietà, trattandosi di un canale con denominazione geografica originaria. La sua idea è invece quella di intitolare a Sabbatini la via da lui appena aperta sulla cresta sudest dell’anticima della Vetta Orientale, preferenza che ha manifestato a Iannetti, ma che dubita possa essere presa in considerazione quando a dicembre Iannetti e gli altri promotori prenderanno la decisione definitiva. Alessandri a sua volta si dice contrario in quanto il Canale di mezzo è nome già geograficamente acquisito, Saladini osserva che l’associazione non ha autorità per decidere di cambiare nome ad una via storica.

4) attribuzione incarichi ai singoli componenti per le attività approvate o proposte nell'assemblea o ai suoi margini.

Viene unanimemente condiviso l’affidamento dell’incarico per:    
 -  i  rapporti con il comitato sito: a Colacchia, che risponde dell'aggiornamento e della   funzionalità del sito internet;
i  rapporti con il comitato per la Targa alpinisti del Gran Sasso: a Iannilli;

-  l’acquisizione di contributi di storie e profili e foto per il sito: a Saladini.

 Relativamente al premio, Iannilli espone alcune sue riflessioni su realizzazioni alpinistiche da considerare pietre miliari, ma che non rientrano nell’arco temporale da considerare, e su protagonisti di spicco come Bertrand Lemaire, Roberto Rosica e, tra i giovani, l’emergente Marco Iovenitti di Tempera.

Saladini, ribadendo la autonomia gestionale riconosciuta dall’Associazione al comitato per la Targa, suggerisce a Iannilli di convocare una riunione a Roma dei soli suoi componenti perché decida le modalità di funzionamento – a partire dalla elezione al suo interno di un segretario, si esprima sui criteri generali di scelta dei soggetti da premiare, raccolga informazioni, valuti e solleciti candidature da prendere in considerazione per l’assegnazione della Targa, promuovendo iniziative le cui spese, finanziamento e responsabilità competono al comitato soltanto.

Iannilli espone la sua idea che un premio sostanzioso sia assegnato al vincitore, ma che anche un secondo e terzo classificato possano essere premiati. Per creare interesse intorno all’iniziativa e darle visibilità è necessario infatti che i partecipanti individuati si impegnino a fornire per le loro realizzazioni elementi documentali, peraltro non determinanti ai fini dell’attribuzione del premio, da utilizzare nel corso della manifestazione. Pensa a filmati di lunghezza predefinita, a foto incardinate in multivisioni e a sponsor, come ad es. RRTrek, che mettano a disposizione spazi e attrezzature per le proiezioni, oltre ai mezzi finanziari/beni per pubblicizzare l’iniziativa.

Saladini, anche alla luce di queste considerazioni, suggerisce che l’assegnazione avvenga a Roma, con possibilità di ripetere l’evento in altri luoghi.

Colacchia, oltre alle varie sezioni del CAI,  menziona Terni, sede della fondazione Stefano Zavka, molto attiva nel caso di manifestazioni del genere.

Saladini, per l’incarico ricevuto si propone di sollecitare soci e amici perché inviino storie, profili e foto per alimentare le sezioni 'storia' e 'protagonisti' del sito internet, si propone altresì di fare interviste a terzi oltre che a soci, da organizzare con soggetti di particolare rilievo.
Iannilli e Perri si dicono pronti a fornire i loro racconti.

Mariani fa presente che non tutto il materiale che è possibile raccogliere ha le caratteristiche ed il valore per essere inserito nelle sezioni dedicate nel sito ai profili dei protagonisti e della storia. Propone pertanto che si possa aprire nel sito un apposito spazio per pubblicare testimonianze, brevi racconti, notizie, riflessioni, foto e simili, provenienti dai soci, su gite o iniziative o problemi relativi al Gran Sasso.
La proposta viene condivisa, si decide quindi di aprire nel sito internet uno spazio dove raccogliere tali documenti/foto, dandogli come titolo "momenti d'alpinismo" o “momenti di Gran Sasso”.
Saladini illustra e propone altre iniziative che il Gruppo di coordinamento potrebbe sviluppare per il raggiungimento delle finalità dell’Associazione, tra queste l’istituzione di un premio letterario e di uno cinematografico.

Dopo ampia discussione, viene condivisa in modo unanime l’iniziativa di istituire, con cadenza biennale, un premio letterario ‘Alpinisti del Gran Sasso’, mentre si accantona l’idea di un premio cinematografico per l’impegno che esso richiederebbe agli organizzatori ed ai partecipanti. Iannilli, al riguardo, commenta che ha potuto assistere a Terni alla rassegna di cinema di montagna e di esplorazione Vette in Vista, giunta alla sua 7^ edizione, molto bene organizzata dalla associazione Zavka, ma che ha potuto anche constatare che i partecipanti sono 5 o 6 al massimo.

Si conviene che il premio letterario sia attribuito ai primi 5 classificati, autori di un testo inedito di prosa e/o poesia, da rappresentare in formato e numero di pagine predefinito, su un fatto alpinistico reale o immaginario, oppure su figure di alpinisti con prevalente riferimento al gruppo del Gran Sasso o altro  gruppo appenninico; sempre con lo stesso riferimento geografico, possono essere selezionate composizioni di riflessioni filosofiche, scientifiche o di natura esistenziale sull’alpinismo.  

In considerazione del fatto che l’Associazione acquisirà il diritto d’autore delle opere presentate e che le pubblicherà a sua cura e spese, si apre la discussione sulle case editrici che potrebbero essere interessate a curarne la pubblicazione. Vengono fatti vari nomi di editori e di rapporti preferenziali già instaurati.

Per la divulgazione delle opere migliori, si porta anche l’esempio dell’esperienza della maratona di lettura fatta con successo dall’associazione Stefano Zavka, che consiste nel proporre stralci dei testi premiati.

A Saladini è affidato il compito di stendere il regolamento, mentre resta da definire a chi del gruppo di coordinamento sarà affidato l’incarico.    

Iannilli si farà carico di individuare i componenti della giuria e gli sponsor che consentano di sostenere le spese organizzative. Prima di ogni altro candidato, si dovrà inoltre contattare Erri De Luca, invitandolo ad assumere la presidenza della giuria.

In subordine, come possibili presidenti, vengono fatti dai presenti i nomi di Stefano Ardito, Michele Serra, Franco Perlotto, Mauro Corona, Fabio Fazio ed altri.

 Si discute anche la proposta di Saladini di organizzare serate di presentazione e coro: l’obiettivo principale è quello di far conoscere l’associazione e le sue iniziative alle sezioni CAI del centro Italia. Il coro, come stimolo per rilanciare la consuetudine di cantare insieme in montagna e in città, è uno dei tanti modi per farlo.   

Mariani, come esperto e direttore di coro, è visto come la persona più idonea per assumere questo compito. Dopo aver presentato l'associazione e l'iniziativa,  si potrebbero proporre alle sezioni CAI, a partire da quelle più interessate e vicine, incontri con i loro soci per l’apprendimento dei rudimenti del cantare insieme. Prendendo corpo l’iniziativa, si  dovrebbero prevedere momenti corali in tutti gli incontri dell'associazione.

Mariani manifesta le sue perplessità in ordine alla logistica ed ai risultati, in quanto  l’impegno sarebbe vanificato se le sedute di formazione rimanessero momenti episodici e/o discontinui. La possibilità di condurre la selezione delle voci da integrare nel coro si può ottenere infatti solo con la  costante applicazione, l’esercizio e la verifica sistematica dei risultati.

Si decide di tornare ad approfondire le modalità di svolgimento dell’iniziativa, che Saladini, a titolo di prova, vorrebbe sperimentare la prima volta ad Ascoli Piceno.

Geri esprime il suo convincimento che ci si debba concentrare su quello che già esiste, accantonando idee, pur stimolanti, ma difficili da attuare senza le forze necessarie.

 Fare il  punto sull'alpinismo romano al Gran Sasso dopo la Sucai, è un’ulteriore attività che raccoglie l’interesse dei soci. Saladini spiega che si tratta di raccogliere testimonianze e documentazione dai vari gruppi o alpinisti che hanno vissuto quell’esperienza, ancora attivi dopo lo scioglimento della Sucai.  A Monti, assente giustificato, verrà chiesto di farsi carico dell’iniziativa organizzando incontri e interviste per arrivare a stendere insieme il documento sul tema, con relative foto e filmati.

Iannilli osserva che oggi le scuole non sono più legate alla pratica dell’alpinismo come una volta, quando chi voleva essere iniziato alla montagna poteva frequentare corsi e lezioni pratiche, accompagnato da  esperti istruttori dedicati e coinvolti personalmente a sviluppare le doti   arrampicatorie dell’allievo. Immagina che da Piero Ledda, che ha vissuto la realtà della Scuola Paolo Consiglio, possa arrivare un contributo importante, così come da Luca Grazzini, Pierluigi Bini e Stefano Ardito.

Si passa all’argomento gite sociali. Perri si propone come organizzatore di uscite sia sul Gran Sasso sia su altre montagne dell’Appennino. Nasce un dibattito sulle responsabilità e sulle eventuali coperture assicurative. Saladini cita la sentenza con cui nel 2012 la Cassazione ha condannato una sezione del CAI al risarcimento di un infortunio subito da un partecipante ad un’escursione in montagna, affermando il principio che  l’alpinismo è esercizio di attività pericolosa, con danni da risarcire all’allievo se non si può provare che tutte le misure idonee ad evitare il danno sono state adottate.

Si decide di procedere comunque con l’iniziativa, purchè ognuno partecipi  per proprio conto e non si crei mai la figura del “capogita”. Iannilli ipotizza di far firmare una dichiarazione di scarico di responsabilità, Geri è di diverso avviso e ribadisce che l’obiettivo deve essere solo quello di creare l’occasione per far incontrare liberamente i soci di zone diverse.

 Incontri sociali: per il suo carattere di relativa novità, Saladini propone di organizzarne uno a maggio a Roccamorice presso la struttura ricettiva di Di Federico, mentre esprime dubbi sulla ripetizione del tradizionale incontro annuale con Gigi Mario a Scaramuccia, per la scarsa partecipazione che si è avuta nell’ultimo; Perri ricorda che, in vista delle decisioni che prenderà il Comune di Pietracamela riguardo alla costruzione di un monumento commemorativo dello storico gruppo “Aquilotti del Gran Sasso” si potrebbe ipotizzare un incontro a Pietracamela con i componenti che ancora lo rappresentano: Lino D’Angelo e Claudio Intini.

Iannilli è contrario al coinvolgimento dell’associazione nella promozione dell’opera e lascia che sia il Comune a decidere. Trattandosi di una proposta fatta in assemblea da Pasquale Iannetti, ci sarà l’occasione per riparlarne.

Una o più cene sociali a Roma, in occasione di eventi specifici, rientrano nella  previsione.

Riguardo alla raccomandazione fatta da Pasquale Iannetti durante l’assemblea del 5/9, perché l’associazione sostenga il progetto di legge regionale sul soccorso in montagna che introdurrà anche in Abruzzo il soccorso alpino a pagamento, dissuadendo gli abusi e limitando gli interventi di salvataggio  ai soli casi di reale necessità, si decide di affidare ad Alessandri il compito di acquisire la bozza del testo, di studiarlo con Iannetti, Saladini e altri da individuare, in modo di formulare osservazioni ed eventuali integrazioni e/o modifiche.
Sul tema sicurezza e vie ferrate, Iannilli ricorda
il messaggio ricevuto sulla pagina facebook con cui una signora ha chiesto all’associazione di interessarsi per il posizionamento di una corda fissa sul tratto esposto e pericoloso della normale al Pizzo Cefalone, dove recentemente si è verificato un incidente mortale. Ferma la competenza in materia dell’Ente Parco Gran Sasso, Geri osserva che occorre rispondere esprimendo contrarietà alle ferrate come principio di ordine generale.

Alessandri conferma che troppe sono le ferrate maltenute, e che, anche nel caso di quelle meglio curate, gli infissi artificiali possono dare un senso di sicurezza fittizia che favorisce la disattenzione. E’ il caso, ad es., di quella del bivacco Bafile dove c’è una interruzione di un metro che può rappresentare un problema anche per i frequentatori abituali. Iannilli confessa che proprio a lui è capitato di cadere in quel punto. Alessandri fa anche presente che la realizzazione delle ferrate affidate al Parco si basano a volte su progetti sbagliati, dove i cavi, posati nella bella stagione, sono fissati in tensione e le basse temperature invernali finiscono per staccare gli ancoraggi.

Perri cita anche l’esempio della ferrata Brizio, ufficialmente dismessa da anni, che viene percorsa a  rischio e pericolo dei pochi che la utilizzano.

Viene deciso di prendere posizione esprimendo critiche in apposita comunicazione da pubblicare su facebook???

Alessandri  prende l’incarico di organizzare questo inverno due giorni di sci a Campo Felice o in altra località dell’altopiano  delle Rocche in giorni feriali. Tra gli alberghi  da sentire per verificare disponibilità e prezzi, viene indicata la pensione Monte Velino di Ovindoli. I soci  riceveranno una comunicazione con i prezzi ed il periodo prescelto, fermo restando che la conferma definitiva della prenotazione sarà fatta due giorni prima, via e-mail o telefono, in funzione delle condizioni di innevamento e meteo.   

 5) Logistica per le prossime riunioni del gruppo di coordinamento.      

Viene deciso di alternare gli incontri una volta a Roma (o dintorni) ed una a L’Aquila.

 6) varie.

Per ricordare la scomparsa di Marino Dall'Oglio, Saladini esprime l’idea, condivisa con Franco Cravino,  di organizzare a Roma, in collaborazione con Sezione CAI e nella sua sede, una serata in suo ricordo a cui invitare  i congiunti, dandovi il  massimo rilievo.

Ricordare altri protagonisti, oggi scomparsi, di quella fase storica riconducibile all’alpinismo esplorativo e all’esperienza Sucai, rientra tra le attività da svolgere con priorità. Colacchia si impegna a chiedere a Cravino un ricordo di Giancarlo Castelli e di Raoul Beghè. 

Saladini suggerisce implementare l'indirizzario telematico con i recapiti degli amici che possono essere interessati alle attività dell'associazione, a prescindere dal loro essere  soci, a partire da quelli più giovani che frequentano la pagina facebook dell’associazione. Ognuno è chiamato a fornire nomi ed indirizzi a Colacchia segretario.

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