Verbale riunione Gruppo coordinamento, venerdì 18/3/16 ore 10.30 - L'Aquila, Osteria La Casereccia da Noemi
Presenti: Gianni Battimelli, Roberto Colacchia, Fernando Di Filippo, Roberto Iannilli, Antonio Mariani, Domenico Perri, Francesco Saladini, Geri Steve.
Hanno giustificato l’assenza Cravino, Monti e Mimì Alessandri.
Assistono: Giovanna Toro e Ilona Mesitz.
Dopo avere constatato la presenza di oltre due quinti dei componenti il Gruppo, si comincia alle 10.30 seguendo l’o.d.g. della convocazione.
1. premio letterario alpinisti del Gran Sasso, individuazione dei componenti della giuria e del presidente.
Iannilli fa presente che l’assegnazione del premio avverrà per la prima volta entro il 30 giugno 2017, e che è pertanto ormai tempo che il regolamento del premio sia reso definitivo e che la giuria che lo assegnerà sia formata e resa operativa.
Saladini, estensore della bozza del regolamento, ribadisce il principio di autonomia riconosciuto alla giuria e dà lettura dei punti da discutere e da confermare.
Ci si confronta sull’ambito territoriale che deve costituire lo sfondo delle opere inedite di prosa o di poesia candidabili. Prevale tra i presenti l’idea che la narrazione dei fatti e dei soggetti alpinistici, anche di fantasia, debba avere lo sfondo di tutti i monti dell’Appennino con preferenza per il Gran Sasso. Per la periodicità del premio si conferma l’assegnazione biennale.
Si discute anche della dimensione delle composizioni di prosa o di poesia. Sentiti i pareri e fatte le considerazioni necessarie, si decide che il numero di battute, spazi compresi, debba essere contenuto in un massimo di 60mila; data l’eterogeneità delle opere, viene invece scartata la proposta di definire una fascia da 40 a 60mila battute, per l’evidente incongruenza della fissazione del limite minimo.
Relativamente al numero massimo delle opere che la giuria potrà scegliere, si conviene sul limite di 5. La segnalazione fatta dalla giuria all’Associazione dell’ ordine di classifica, vincola quest’ultima a pubblicare l’opera del primo classificato a propria cura e spese, restando facoltativa la pubblicazione delle opere dei successivi premiati.
Saladini si impegna ad aggiornare il testo del regolamento perché possa essere usato nei contatti con gli altri potenziali componenti della giuria, salvo gli ulteriori cambiamenti che dovessero essere apportati dalla giuria stessa, previa ratifica da parte dell’Associazione.
Viene quindi fatto il punto sui candidati chiamati a far parte della giuria.
Geri informa i presenti di avere appena sentito Alessandro Gogna che accetterebbe di essere presidente della giuria, a condizione che gli vengano rimborsate le spese vive sostenute, dimorando lui abitualmente a Milano. Il pagamento a Gogna delle spese di viaggio a Roma è condiviso da tutti. Iannilli osserva che la regola del rimborso delle spese sostenute, strettamente inerenti al ruolo svolto, deve essere adottata anche per gli altri componenti il Comitato Targa.
Come premessa metodologica, Geri esprime la sua perplessità sul fatto che sia il gruppo di coordinamento a scegliere il presidente della giuria e non i suoi membri attraverso una libera discussione interna. Con la giuria ancora in corso di formazione, conviene tuttavia che debba essere il gruppo di coordinamento ad occuparsene. Esprime contrarietà all’uso del termine “giuria” che propone di cambiare in “commissione”.
Saladini considera essenziale l’individuazione del presidente della giuria per lo sviluppo dell’iniziativa, potendo costituire l’interfaccia con il gruppo di coordinamento. Geri, a prescindere dalla persona del presidente, suggerisce di avere un referente per i contatti con i membri della commissione/giuria.
Saladini comunica che spera presto di poter confermare l’adesione di Franco Cravino, essendo venuta meno la possibilità di inserimento di Luisa Fusè che avrebbe validamente svolto il ruolo di segreteria della giuria stessa. Conferma inoltre la disponibilità di Stefano Ardito, da questi già espressa a Iannilli, di farne parte. Nonostante le perplessità sollevate da qualcuno, ritiene che abbia l’idoneità per esserne membro, conoscendo, da scrittore e arrampicatore, il Gran Sasso meglio di tanti altri.
Geri considera la candidatura di Renzo Bragantini più valida ancora di quella di Ardito, in quanto l’essere stato ed essere tutt'ora un alpinista prevale sulla mancanza di specifiche esperienze in campo letterario. Quando lo ha contattato, Bragantini si è detto lusingato della proposta, ma si è riservato di accettare essendo troppo spesso all’estero e con poco tempo a disposizione per leggere le opere da selezionare.
Si apre una discussione sulle caratteristiche e qualifiche che dovrebbero avere i possibili candidati.
Battimelli osserva che l’etichettatura “scrittori di montagna” è troppo limitativa, porta il caso di Erri De Luca che non è inquadrabile come tale, ma che, se non avesse rifiutato, sarebbe certamente stato uno dei candidati più in vista per affidargli la presidenza del premio.
Saladini ricorda che, secondo il regolamento, il presidente della giuria, in quanto chiamato a valutare racconti su fatti e personaggi legati alla pratica dell’alpinismo, deve avere l’esperienza dei vari modi dell’andare in montagna e delle tecniche alpinistiche e soprattutto conoscere, per averli vissuti, il desiderio, la fatica e la soddisfazione di salire una cima per pareti e non per sentieri.
Battimelli riconosce queste caratteristiche in Paolo Ascenzi, professore universitario, accademico del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna e direttore editoriale de l’Appennino, con significativa attività alpinistica al suo attivo. Alzando il livello della fama, inversamente proporzionale alla modestia delle persone, Iannilli trova queste doti anche in altre personalità del mondo alpinistico e letterario come Giuseppe Cederna. Cercherà quindi di contattarli entrambi.
Dà per scontata l’adesione di Alberto Sciamplicotti, scrittore e regista di cui ricorda il libro 'Rotti e stracciati - Aria di Roma sulle cime' dedicato alla storia dell'alpinismo romano negli anni '70. E’ peraltro recente la presentazione del suo film "Un giorno lungo 50 Anni" dedicato all’impresa compiuta da Gigi Mario e Fernando di Filippo, il 24 agosto 1962, con l’apertura di due nuove vie nello stesso giorno sulla Spalla Media e sulla Spalla Alta del Corno Piccolo.
Scartati per l’impossibilità di raggiungerli, o per scarso interesse, Erri De Luca, Fabio Fazio e Michele Serra, si fanno anche altri nomi, come quello di Alberto Osti Guerrazzi, socio delle Edizioni Il Lupo ed autore della guida “I 2000 dell’Appennino” e dei soci Roberto Dragosei e Carlo Alberto Pinelli.
Domenico Perri presenta in qualità di nuova socia Ilona Mesitz e la candida a far parte della giuria. I presenti, dopo aver ricevuto tutte le informazioni necessarie dalla diretta interessata, ne riconoscono l’idoneità e le danno il benvenuto come membro della giuria.
Perri e Mesitz propongono anche Marco Albino Ferrari, alpinista e autorevole scrittore di montagna, caporedattore di Meridiani Montagne, con esperienza del Film Festival di Trento. Domenico considera assolutamente adeguati anche i nomi già fatti di Roberto Mantovani, Franco Perlotto e di Enrico Camanni, oltre a Pasquale Iannetti.
Tra le opere da prendere in considerazione Iannilli segnala quelle di Luca Antonetti, giovane alpinista romano che si è formato al Centro Sperimentale di Cinematografia, citando i suoi lavori più recenti come il film "Tra terra e cielo", il primo girato sul Gran Sasso, e il documentario "2912 metri” girato sulla via delle Tre Vette aperta nel 1910 da Hans Riebeling e Hans Schmidt, mai portata a termine nel percorso comprendente il Corno Piccolo, esperienza introspettiva per un padre e un figlio adolescente in grado di segnare profondamente il loro rapporto.
All’osservazione fatta da Colacchia dell’eccessivo numero di candidati possibili, si decide di concentrare l’attenzione su un primo gruppo di candidati, rinviando ad un secondo momento la eventuale presa di contatti con gli altri (Ascenzi, Cederna, Dragosei, Ferrari, Guerrazzi, ecc).
Battimelli si offre di raccogliere le conferme e/o adesioni di chi accetterà di far parte della giuria, in particolare di Alessandro Gogna, presidente, e di Carlo Alberto Pinelli.
Saladini rileva che, se i componenti il primo gruppo dovessero tutti confermare, la giuria, con Gogna presidente, sarebbe già formata da 8 membri (Gogna, Ardito, Battimelli, Bragantini, Cravino, Iannilli, Mesits e Sciamplicotti (9 con Pinelli).
Iannilli lancia l’idea di invitare Gogna a Roma per la presentazione dell’iniziativa, propone che sia fatta presso RRTrek, che metterà volentieri a disposizione la sala e l' organizzazione.
All’osservazione di Geri che i fondi a disposizione dell’Associazione sono limitati, Iannilli replica che non esclude che RRTrek possa intervenire finanziariamente a sostegno dell’iniziativa.
Battimelli si prende l’incarico di contattare Gogna.
2. Stato delle modifiche e dell'aggiornamento del sito internet.
Saladini considera molto positiva la riunione del gruppo sito, fatta a Roma a casa Mariani sabato 7/11/2015. La lezione pazientemente tenuta da Marco Di Gioia ha permesso di acquisire la conoscenza di quanto, da “amministratori”, si può fare sul sito e di prendere confidenza con gli interventi più semplici e di routine mediante esercitazioni pratiche. Le istruzioni ricevute sono state compendiate in un foglio di annotazioni raccolte da Saladini, distribuito successivamente agli addetti.
Saladini ripropone l’idea di utilizzare la sezione 'contatti' non solo per aprire una corrispondenza privata con l'Associazione ma anche per sollecitare discussioni pubbliche su temi di alpinismo in generale ipotizzandone il funzionamento nella logica di un Forum aperto ai contributi esterni. Salvo organizzarla meglio più avanti nel tempo, la pagina può consentire all’Associazione di proporre temi di alpinismo di interesse generale, quali essenza e motivi dell'alpinismo, accettazione e limiti del rischio, rapporto con l'alpinismo estremo, orizzonti alpinistici attuali, ecc. e di alpinismo sul Gran Sasso in particolare: attrezzatura ferrate, difesa ambientale, rifugio Arapietra, palestra Pietracamela, gestione e apertura rifugi, ecc.); porta ad esempio il caso della proposta di attrezzare il sentiero che porta al Pizzo Cefalone che, se fosse stata già utilizzabile la sezione 'contatti', avrebbe potuto rendere pubblico il dibattito svoltosi all'interno del Coordinamento.
Ipotizza che i pareri ed i contributi raccolti, se valutati di ampio interesse e non offensivi, possano essere pubblicati a insindacabile giudizio dell'Associazione con regole da stabilire a garanzia di tutti.
Iannilli osserva, per esperienza diretta, che la gestione di un Forum assorbe molte energie, può generare conflitti e richiede attenzione e una presenza continuativa
Si decide di rinviare l’argomento per affrontarlo in termini più operativi dopo il secondo incontro che il gruppo sito avrà a breve e per il quale Di Gioia ha già confermato la sua disponibilità.
In quella occasione si definirà anche come gestire e quali contenuti dare alla nuova pagina Momenti di Gran Sasso pensata per raccogliere scritti e testimonianze inidonei per poter figurare su 'storia' o protagonisti'. In quell’incontro Di Gioia potrà anche riferire sugli auspicati cambiamenti di alcuni termini in inglese utilizzati dal sito.
Con le conoscenze pur limitate acquisite, alcuni degli aggiornamenti già pronti, rientranti nella nota di aggiornamento fatta a febbraio 2015, sono stati inseriti. In particolare:
- "storia e scopi" della sezione "l'associazione" ha recepito le poche righe relative al cambio di nome;
- "gruppo di coordinamento" della stessa sezione accoglie ora i verbali delle riunioni del gruppo sino a quello del 15.11.2014, sia pure senza le foto disponibili e con pagine da riordinare per anno e quindi da rinominare;
- "iniziative sociali" sempre della stessa sezione riporta ora i verbali di alcune serate di presentazione e di altri eventi e gite (Fondo Salsa 28.5.2011, cena 25.11.2013, Scaramuccia 13.4.2013, cena 11.12.2013, Scaramuccia 10.5.14), vanno anche in questo caso inserite le foto e resi omogenei i caratteri di scrittura. Seguirà la pubblicazione delle iniziative successive.
Tra i nuovi documenti approntati, pubblicati o in corso di pubblicazione, Colacchia cita quello in memoria di Mario Lopriore, autori Renzo e Salvatore Brigantini, ripreso da Gognablog del 13/02/16 e quello dedicato a Giancarlo Castelli, risultato dell'integrazione di quanto già c'era già sul sito e dell'articolo scritto da Betto in ricordo di Castelli. Per la pubblicazione di quest’ultimo documento, Colacchia chiederà autorizzazione alla redazione de L'Appennino.
Riprendendo le considerazioni già fatte sull’esigenza di rendere operativa la sezione 'contatti', Saladini si impegna a far sì che sia programmato prima possibile il secondo incontro del gruppo sito per acquisire maggiore pratica e conoscenza delle modalità di aggiornamento della piattaforma, Di Gioia docente, e per affrontare l’argomento Forum.
Geri torna a sollecitare una soluzione per poter raccogliere negli spazi dedicati del sito foto ad alta risoluzione.
3. comunicazioni riguardo al premio "targa alpinisti del Gran Sasso"
La rassegna di cinema di montagna e di esplorazione Vette in vista, 8^ edizione, curata dall’Associazione Stefano Zavka e dalla sezione CAI di Terni ha fornito l’occasione, domenica 31/1, per la presentazione del premio. Iannilli fornisce i particolari di come l’iniziativa si è svolta e che avrebbe meritato una più ampia presenza dei membri del Comitato per la Targa e della Associazione,. Sfortunatamente solo lui e Monti erano presenti, avendo gettato la spugna per malattia ed altri giustificati motivi Marcheggiani, Saladini e Colacchia. Ciò non ha pesato sul buon riscontro che ha avuto la presentazione : la sala era piena, l' argomento ha destato interesse e molte domande sono state fatte dai presenti, il capo della giuria del concorso dei film, il giornalista Luca Calzorari, ha anche chiesto di poter ricevere un articolo da far uscire sulla Rivista mensile "Montagne a 360 gradi".
Saladini chiede di conoscere se ci sono già candidature prese in considerazione per il premio e ripropone quella da lui sostenuta degli Aquilotti del Gran Sasso.
Iannilli riconosce il grande valore ed il merito che va riconosciuto a quel Gruppo, ma lo vede più come premio speciale che come Targa. Al riguardo vedrebbe meglio l’assegnazione di un premio alla carriera a chi si è distinto per il proprio alpinismo al Gran Sasso in tempi più recenti – scelta condivisa dagli altri componenti il Comitato - da riconoscere quest’anno a Germana Maiolatesi, protagonista con Stefano Imperatori nel 2003 della discesa in sci estremo del canale Hass-Acitelli, conclusasi tragicamente.
Riguardo ai possibili candidati al premio per la migliore scalata, Iannilli comunica che sta valutando, assieme agli altri membri del Comitato Targa, le realizzazioni di alcuni giovani e giovanissimi che hanno superato in libera vie molto difficili e che rappresentano il meglio
dell'alpinismo al Gran Sasso e non solo Come criteri da adottare nella premiazione è del parere che debbano valere anche i tentativi che non hanno avuto pieno successo, come la prima invernale alla via Ultimatum alla Terra, interrotta a 60 metri dall’ uscita per cameratismo tra i due componenti la cordata, Ivo Ferrari di Bergamo e Lorenzo Angelozzi di Teramo.
L’Intermesoli in veste invernale è stato teatro di discese in sci di grande difficoltà, pure da prendere in considerazione.
L’assegnazione del premio Targa è prevista, secondo programma, a settembre/ottobre 2016, inserendola nella rassegna "Montagne in Città", che si farà in quel periodo.
4. altre iniziative nei confronti dei soci per promuovere gli scopi della associazione
Si conviene che quanto già messo in campo è già molto. Restano da definire la data del raduno annuale e dell’assemblea da definire secondo luoghi e calendario dell’assegnazione della Targa.
Tra le iniziative da organizzare per stare insieme, si discute del tradizionale incontro a Scaramuccia con Gigi Mario e della proposta fatta in precedenza da Mimì di accompagnare i soci a visitare la valle del Chiarino, con partenza dalla diga di Provvidenza lungo la SS 80.
Perri e Mariani danno la loro disponibilità ad occuparsene ed aspettano istruzioni.
5. varie ed eventuali.
Nessun argomento viene offerto alla discussione dei presenti.
Si chiude alle 13 per passare ad articolare le bocche in altra maniera.
Roberto Colacchia segretario
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